Un giro a Shinjuku

30 giugno 2008

giovedì 22 maggio 2008

La hall del Keio Plaza HotelAttraversiamo l’intera hall dell’hotel ed entriamo in uno dei quattro ascensori per raggiungere il nostro piano. Scambiamo qualche parola con la giovane ragazza in divisa color vinaccia, le spieghiamo che siamo in luna di miele e che questa è la nostra prima volta in Giappone, lei ci risponde con sorrisi ed azzarda qualche altra timida domanda…

I piani scorrono veloci ed in pochi secondi ci troviamo di fronte alla porta del nostro alloggio, appoggiamo la keycard sul sensore e di fronte a noi si apre una luminosissima ed elegante stanza. Mentre la ragazza ci illustra servizi ed accessori noi continuiamo a guardarci un po’ basiti attorno, la stanza è davvero bellissima ed il panorama che si gode dalla grande finestra è mozzafiato… di fronte a noi le torri gemelle del Palazzo del Governo di Tokyo oltre il quale si stende tutta Tokyo.

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L’Arrivo a Tokyo

26 giugno 2008

Giovedì 22 maggio 2008

Appena sbarcati dall’aereo seguiamo le indicazioni verso l’uscita, l’aeroporto è molto silenzioso ed ordinato e le direzioni sono indicate anche in inglese. Arriviamo in una grande sala dove gli addetti all’immigrazione ritirano i moduli consegnateci (e compilati) sull’aereo, controllano i passaporti e procedono a schedare i visitatori registrando elettronicamente i dati biometrici (impronte e retina). La fila scorre velocemente e presto ci ritroviamo ad attendere il nostro bagaglio… lo carichiamo su un carrello e procediamo verso l’uscita. Sono da poco passate le 10 del mattino e la sala degli arrivi è semivuota. C’è un’atmosfera di grande tranquillità e tutto sembra procedere ad un ritmo molto lento.

Ci avviciniamo al banco dei Limousine Bus ed acquistiamo due biglietti con destinazione Keio Plaza Hotel a Shinjuku (3000¥ a testa). A dispetto dell’altisonante nome, il servizio consiste in una semplice corsa su un autobus privato, dall’aeroporto di Narita al centro di Tokyo, per la durata di un’ora e mezza circa. Il vantaggio è che non ci sono cambi da fare e l’autobus serve i principali hotels della capitale, ed il Keio Plaza è uno di questi.

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Finalmente Giappone!

24 giugno 2008

Mercoledì 21 maggio 2008

Ancora turbato dall’esperienza del giorno precedente, mi sveglio molto presto. Visto che Daniela desidera riposare ancora qualche ora, ne approfitto per fare un giro nei pressi dell’hotel, sperando  mi aiuti a vincere la tensione. Nonostante l’ora, l’hotel è tutt’altro che silenzioso, gruppetti di adolescenti scendono le scale tra risatine e bisbigli, diretti alla sala colazioni prima di riprendere la loro gita.

Getto una sterlina nel computer dell’hotel, una decina di minuti di connessione necessari ad avvertire la nostra agenzia sugli sviluppi del viaggio e mandare qualche email di saluti. E’ una splendita mattinata, il cielo terso sulla capitale accompagna lo sfrecciare dei bus rossi e delle persone spedite verso il proprio posto di lavoro, tutto mi passa vicino ma sembra non sfiorarmi…
solo ora inizio a realizzare quanto lontana sia, a dispetto loro, la mia quotidianità.

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La serata a Londra

18 giugno 2008

20 maggio 2008

Arriviamo a Londra nel primo pomeriggio, l’aeroporto di Heatrow è enorme, moderno, quasi asettico. Superati i controlli ci avviciniamo alle “macchinette” per i biglietti del treno… Heatrow ConnectHeatrow Express…mmh… optiamo per la soluzione più economica, anche se più lenta, la linea arriva direttamente alla stazione di Paddington, nei pressi della quale si trova il nostro hotel, lo Shakespeare Hotel.

Il viaggio dura poco meno di un’ora, la periferia di Londra scorre dietro i finestrini, le classiche casette inglesi si alternano a scuri residuati industriali, decine di razze e culture si mescolano ad ogni nuova stazione, i vagoni si riempiono a mano a mano che ci avviciniamo al centro.

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La partenza

16 giugno 2008

20 maggio 2008

Dopo un’intera giornata passata ad organizzare il bagaglio, fare gli ultimi acquisti e preparare gli animali (cane, gatto e pesce) per la nostra lunga assenza, ci svegliamo prestissimo e, sicuri di arrivare con largo anticipo, partiamo alla volta di Roma… poco più di un paio di ore e saremo sull’aereo per Londra, quindi la coincidenza per Tokyo… almeno questo è ciò che credevamo.

Non avevamo fatto i conti, purtroppo, con il cattivo tempo che, con piogge torrenziali, aveva completamente bloccato il raccordo anulare. Si andava così lenti da avere tempo sufficiente per fare amicizia con gli altri automobilisti… io e Daniela ci guardavamo disperati… presto l’ottimismo inizia ad abbandonare anche i nostri accompagnatori… i minuti diventavano ore ed il rischio di perdere il volo si faceva sempre più concreto.

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